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Pubblicato Martedì, 12 Maggio 2020 10:39

Nessun problema di Privacy nei test sierologici perché non si tratta di una schedatura. Inoltre, questo tipo di analisi è la risposta a un'esigenza che è stata già richiesta dai medici e che permette, poi, di avere un ampio campione. Diventa una fotografia del livello di diffusione del virus Sars-Cov-2 in Italia e dei pazienti (anche asintomatici) della patologia che ne è collegata, Covid-19. Così Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario nazionale vicario della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale, intervistato dall'Agenzia ANS A nel commentare il via libera dato dal Governo all'indagine, attraverso test sierologici, su 150.000 persone organizzato dal Ministero della Salute e dall'Istat. «La privacy è non si tratta di una schedatura perché è un'analisi volontaria che permette di sapere se si è esposti o meno all'infezione ed è frutto di richieste che vengono da molto tempo" continua Bartoletti «Proprio su queste stiamo lavorando. Pian piano ciò che è stato richiesto sarà fatto. Ma, ribadisco, non si tratta assolutamente di una schedatura. Serve ad avere una banca dati e a verificare la situazione con un campione. Qui si va al di là dei boatos. Si esce dai boatos e si entra nei fatti "«Il test sierologico garantisce il fatto continua il Vice Segretario ». che si abbia o meno la presenza degli anticorpi. Dopo averlo fatto, in caso di positività, si passa al test-tampone, così da avere una doppia verifica " Bartoletti, tra l'altro è anche il segretario provinciale della Fimmg della Provincia di Roma, " Io ho già fatto il test." Conclude " Questo tipo di indagine invece apre a tutti coloro che il test non lo hanno già fatto». Intervista ddi Giampiero Valenza