VACCINI: 'Dire, fare, vaccinare': on line il forum della FIMMG per chiarire i dubbi dei mmg su vaccini e vaccinazioni
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- Pubblicato Lunedì, 05 Novembre 2018 18:48

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"I colleghi potranno inserire le loro domande e ottenere le risposte supportate da dati scientifici a ogni tipo di quesito - ha spiegato Tommasa Maio responsabile Area Vaccini FIMMG. "Vogliamo che i colleghi abbiano un luogo di incontro virtuale con esperti quali i Professori Paolo Bonanni, Alberto Villani, Pasquale Macrì e i componenti della Rete Vaccini FIMMG, ove porre quesiti su tutti gli aspetti di interesse: dalle domande tecniche sulle caratteristiche dei vaccini a quelle di tipo organizzativo, ad esempio come devo attrezzare l'ambulatorio per fare le vaccinazioni, agli aggiornamenti sugli studi più recenti, agli aspetti medico legali."
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NFLUENZA: Fimmg: vaccino in ritardo di 15 giorni negli studi dei medici famigliaritardi nelle consegne dei vaccini negli studi dei medici di famiglia
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- Pubblicato Domenica, 04 Novembre 2018 03:56

"Io stesso a Napoli li attendo per il 5 novembre", spiega Scotti all'AdnKronos Salute. E in altre Asl italiane "ci sono colleghi che li riceveranno il 12 novembre", aggiunge il segretario sottolineando che il ritardo non è un problema da poco. Dopo il vaccino, infatti, il paziente è immune dopo 15 giorni. Con più probabilità di contrare l'infezione. Inoltre, per i medici di famiglia si riduce il tempo disponibile per organizzare e praticamente la vaccinazione.
"Ci lamentiamo per la scarsa copertura – osserva Scotti – ma poi abbiamo questi problemi che rischiano di far crescere la diffidenza. Più probabile se, dopo il vaccino, ci si ammala prima dei 15 giorni in cui l'immunizzazione funziona. E questo è un danno enorme, considerando quanto è stato necessario lavorare per vincere il 'sospetto' contro le vaccinazioni cresciuto in questi anni".
Al momento, racconta Scotti, "i pazienti più attenti e informati già telefonano per farsi vaccinare. Ma io potrò vaccinarli solo dopo la consegna del vaccino cercando di risolvere i problemi organizzativi che il ritardo crea. Dal punto di vista pratico, per esempio, nel mio ambulatorio, considerando anche l'afflusso maggiore dei mesi invernali, dedico il sabato alla vaccinazione in modo da favorire chi lavora. Ma se il vaccino arriva nella seconda settimana di novembre, considerato che la campagna vaccinale si chiude il 31 dicembre, il numero di settimane a disposizione si riduce. Noi ci crediamo, continuiamo a crederci e faremo il nostro dovere. Ma questo ritardo – ripete – non ci facilita il compito".
Il segretario Fimmg rileva inoltre un altro problema "organizzativo e indipendente dalla volontà dei medici di famiglia", che rischia di 'favorire atteggiamenti anti vax. "Abbiamo notato – riporta – che le Asl scelgono più spesso vaccini trivalenti rispetto ai quadrivalenti. Eppure negli ultimi anni abbiamo visto che l'influenza si è presentata con una variazione di un antigene che rende il quadrivalente più utile per garantire la copertura. Il trivalente costa meno, ma diventa una specie di scommessa: se l'influenza arriva senza la variazione la scommessa è vinta e si è risparmiato, ma se arriva con la variazione anche chi si è vaccinato potrebbe ammalarsi. E questo pone un serio problema di fiducia nella vaccinazione".
"La scelta del vaccino, a mio avviso – conclude Scotti – deve tener conto del lavoro che si è fatto per convincere e far crescere la fiducia, che rappresenta un capitale fondamentale per raggiungere una buona copertura".
TRIENNIO DI FORMAZIONE: Noemi Lopes (Fimmg formazione) si al 2+1 accelera i tempi di accesso, con un anno in meno di corso si risparmierebbero soldi per aumentare le borse
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- Pubblicato Venerdì, 12 Ottobre 2018 12:01

Dottoressa Lopes, uno dei temi esposti dal Segretario Scotti nella sua relazione al Congresso è stato anche quello di rivedere la formazione del Medico di Medicina generale. Proprio dalla nostra testata Scotti ha lanciato la proposta di ripensare i tre anni facendo una sorta di 1 + 2, cioè non diminuire la formazione perché comunque è importante mantenere un livello qualitativo alto, ma dare più opportunità facendo un primo anno tipo master magari senza borsa che però possa formare anche su altre specialità. Lei che è fresca di formazione come valuta questa proposta?
«Io la valuto molto positivamente. Innanzitutto bisogna dire che è una proposta che non nasce dal nulla ma viene prevista dalla legge. La normativa europea prevede che il corso duri tre anni ma che in presenza di un tirocinio riconosciuto presso delle strutture universitarie, qualora questo venga riconosciuto dalle regioni, la formazione possa essere ridotta di un certo periodo di tempo. Sicuramente non si va ad intaccare nessuna normativa europea. Dall'altro ci dà una doppia possibilità: da un lato quella di far conoscere la medicina generale in un tempo anticipato perché dando questa possibilità potremmo, per esempio, sfruttare la possibilità di inserirla anche durante il percorso universitario. Sfruttare questo periodo in maniera tale che poi i colleghi possano formarsi nella medicina generale. O ancora, in quell'anno di attesa dove sostanzialmente non si entra in nessuno dei due percorsi, quindi né quello di specializzazione né quello della formazione in Medicina generale, anziché rimanere un anno in attesa, chi volesse investire in questo tipo di formazione si troverebbe avvantaggiato in un percorso che comunque richiederebbe l'accesso tramite concorso. Quindi non sarebbe un percorso privilegiato che permetterebbe di saltare un anno o la selezione, ma sicuramente garantirebbe di recuperare tempo perché, visto che le borse di studio sono state aumentate, e questo è un grandissimo risultato raggiunto da Fimmg, c'è da dire che siamo sempre in ritardo sulla tabella di marcia, quindi dobbiamo agire accelerando l'accesso alla professione. Questa può essere una modalità. Tra l'altro quell'anno che si va a risparmiare potrebbe permettere di reinvestire questi fondi nella Medicina Generale aumentando il numero di borse. È soltanto una proposta, secondo me lungimirante perché mira a velocizzare il nostro ingresso nel mondo della Medicina generale e quindi del lavoro».
Sull'altro piatto della bilancia della formazione c'è quello che sottolineava poco fa: questo diploma deve diventare una specializzazione. C'è anche una questione di equiparazione economica: per quanto sia stata di recente aumentata la borsa MMG ancora è molto lontana da quella della specializzazione...
«La borsa è aumentata grazie al nuovo ACN che ha concesso la possibilità di avere una preferenza nell'assegnazione degli incarichi di continuità assistenziale che da un lato ci aiuta nel percorso formativo perché permette appunto di uscire dal corso di formazione formati anche su quel percorso e in più di aumentare il compenso della borsa di studio. Per quel che riguarda la specializzazione è auspicabile appunto che la Medicina generale venga riconosciuta come specialità. Non è una medicina di serie B, ma è il pilastro del Sistema sanitario nazionale. Sicuramente come sempre noi tendiamo a valutare tutti gli aspetti, a fare in modo che qualora avvenisse questo passaggio si mettano tutte quelle tutele atte a garantire che chi ha scelto questo percorso venga tutelato senza che il titolo possa essere minacciato da equipollenze e da titoli accessori che in un certo senso poi fanno accedere da altre vie: questo non si deve permettere».
CONGRESSO SUMAI: Scotti (Fimmg) la collaborazione specialisti nmmg gia' esiste ma non è a sistema
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- Pubblicato Venerdì, 12 Ottobre 2018 09:31

INFLUENZA: Bartoletti (Fimmg): la vaccinazione sempre e comunque raccomandata. (Video)
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- Pubblicato Venerdì, 12 Ottobre 2018 09:15

Così Pierluigi Bartoletti, vicepresidente della Federazione dei medici di famiglia e dell'Ordine dei medici di Roma, in un'intervista resa al sanitàinformazione.it, ha spezzato una lancia in favore del vaccino antinfluenzale.
Anche se non obbligatorio, ma semplicemente raccomandato, il vaccino contro l'influenza è in ogni caso un'arma importante, soprattutto per persone con patologie cardiologiche o immunologiche "per le quali l'influenza è una malattia seria, sistemica. E come tale può determinare un aumento della mortalità a causa delle complicazioni che possono subentrare. Non dimentichiamo – ricorda Bartoletti – che le complicazioni da influenza sono la terza causa di morte per malattie infettive in questo Paese".
Il vicepresidente Fimmg sgombra anche il campo dai timori dei possibili effetti collaterali del vaccino: "La vaccinazione è di anno in anno sempre più sicura" spiega "anche dal punto di vista della composizione farmaceutica".
"Per vaccinarsi è sufficiente andare dal proprio medico di medicina generale" ricorda Bartoletti, che si sofferma anche sulla tempistica della copertura vaccinale. "Le vaccinazioni sono sempre legate al clima e molto dipenderà dunque dal meteo: se ci aspettiamo un inverno freddo, allora sarà meglio effettuarle tra fine ottobre e inizio novembre" spiega il medico. "Se invece il tempo sarà un po' più mite, e il freddo arriverà verso gennaio o febbraio, allora anche le vaccinazioni potranno essere posticipate a fine novembre, inizio dicembre".
In ogni caso, prima o dopo che sia, il fatto importante rimane quello di proteggersi dal malanno stagionale per antonomasia e dalle sue possibili conseguenze: "Vaccinarsi contro l'influenza è fortemente raccomandato" conclude Bartoletti, indossando quasi: " le vesti del testimonial pro-vaccino. "Io mi vaccino e vaccino i miei figli tutti gli anni".
VACCINI: Bartoletti (Fimmg) scienza e giurisprudenza seguono la linea dell’evidenza non quella del sospetto
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- Pubblicato Giovedì, 11 Ottobre 2018 11:29

ITC : F. Del Zotti (Fimmg) I medici hanno bisogno di una maggiore dignità digitale
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- Pubblicato Martedì, 25 Settembre 2018 03:13

"È positiva questa disposizione dei medici veneti verso le novità telematiche - sottolinea a M.D. Digital Francesco del Zotti, medico di famiglia di Verona e membro del gruppo di lavoro FNOMCeO Information Communication Technology - ma ci sono dei rischi per gli stessi Mmg e per i cittadini che è bene non sottovalutare". Del Zotti tiene a precisare che in merito al trattamento e alla condivisione dei dati sanitari il rischio sicurezza sarà sempre presente, per questo le procedure di attivazione del FSE possono fare la differenza.
Ricordiamo che l'attivazione del FSE da parte dei cittadini può avvenire secondo diverse modalità in quanto ogni Regione o provincia autonoma può prevedere autonomamente una o più procedure di attivazione. Tra le possibili modalità di attivazione vi sono: il recarsi presso il Mmg o il Pls presso il personale delle strutture appartenenti al al Ssn, direttamente on-line tramite un portale dedicato e con le autenticazioni necessarie, presso sportelli dedicati al cittadino. In Veneto la sperimentazione prevede l'adesione dei medici di famiglia volontaria al progetto FSEr.
"In altre Regioni - spiega Del Zotti - sono state attivate procedure in cui il cittadino è al centro della decisione di aderire o meno e come al FSE. In Veneto invece, in base a direttive e accordi fatti con i medici di famiglia, sono quest'ultimi ad attivare il FSE, previo consenso del paziente. In qualche modo è come se i Mmg si sostituissero ai pazienti. Non entro nel merito dei rischi che questa procedura può rappresentare per noi medici, ma penso che non sia appropriato su queste tematiche un paternalismo facilitante, che semplifichi la via al cittadino e continui a porlo quale oggetto e non soggetto dell'assistenza sanitaria. Questa modalità di fatto è in contraddizione con le finalità stesse del Fascicolo sanitario Elettronico e con quanto contemplato dal GDPR che fa del cittadino un elemento centrale".
"Serve una tecnologia più avanzata - precisa Del Zotti - capace di coniugare centralità attiva del paziente e massima sicurezza. È più difficile, mi rendo conto, ma il cambiamento è epocale e prenderci del tempo per avere più energie e tecnologia di qualità e più democrazia è importante. I rischi sulla sicurezza del trattamento dei dati sanitari ci saranno sempre ed è per questo che diventa fondamentale una valutazione personale dei cittadini dei vantaggi e degli svantaggi del mettere in comune i propri dati. Quanto alla centralità del medico io ancora aspetto che in Veneto a tutti noi, iniziando dai giovani medici sia fornita un'identità e una firma digitale seria cosa che in altre Regioni, come la Lombardia e la Puglia è già fattiva. Ciò darebbe ai medici una maggiore dignità digitale e impedirebbe i tanti problemi che abbiamo ogni volta che abbiamo bisogno di un sostituto. La telematica sanitaria è il nostro futuro, abbiamo bisogno di una tecnologia avanzata per un reale empowerment dei cittadini e dei professionisti".
FIMMG INPS: Alfredo Petrone riconfermato Segretario Nazionale Edy Feby vice vicario
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- Pubblicato Sabato, 22 Settembre 2018 09:57

"Il nuovo esecutivo – ha commentato Alfredo Petrone dopo la sua rielezione - è pronto per affrontare con decisione le urgenti sfide che ci attendono già nei prossimi giorni: la riapertura della trattativa con Inps per la stipula dell'Accordo Collettivo Nazionale della medicina fiscale e la fine dell'anomalo status lavorativo dei medici convenzionati esterni. Ribadiremo con forza nelle prossime ore a tutti i Ministeri e le istituzioni competenti la necessità di porre subito fine alla sofferenza contrattuale di queste categorie di professionisti".
CONSIGLIO NAZIONALE FIMMG : Il mmg unita' fondativa del sistema gestore delle cure primarie, le aggregazioni una delle possibilità' assistenziali
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- Pubblicato Sabato, 15 Settembre 2018 09:49

Il medico dovra' essere un imprenditore della Salute e tutelato "dal punto di vista fiscale e contributivo, attraverso agevolazioni che vengono già concesse ad altre tipologie di impresa" e dovra' essere un riferimento "clinico-terapeutico" ovvero "il coordinatore delle figure sanitarie e non sanitarie, coinvolte nei processi di assistenza e cura, con la sua dignità professionale ed un giusto riconoscimento economico e quindi previdenziale che dal suo ruolo derivano" . Le aggregazioni un tempo al centro del sistema diventano una delle possibilita' per migliorare l'assistenza e non piu le uniche opzioni. Nasce cosi una differente visione che supera la vecchia legge aggregativa Balduzzi capillarizzando l'assistenza nella necessita' di una presenza maggiore nel territorio non tralasciando l'imprenditorialita' nello sviluppo clinico e negli standard dell'assistenza a partire dal singolo medico. (gippi)
CONSIGLIO NAZIONALE FIMMG: La mozione finale
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- Pubblicato Venerdì, 14 Settembre 2018 23:57

la approva.
Il Consiglio Nazionale della Fimmg,
ritiene
indispensabile, affinché la medicina generale rimanga patrimonio dei territori, di dover valorizzare come unità fondativa del sistema di cure primarie la figura del singolo medico affiancato da personale infermieristico, operatori socio-sanitari e amministrativo, creando così "microteam delle cure primarie". Questa valorizzazione mantiene la possibilità di poter partecipare alle aggregazioni complesse di mmg che possano farsi carico della cronicità, della terminalità e della domiciliarità anche attraverso la medicina d'iniziativa.
A questo fine è necessario che venga riconosciuto al singolo mmg la sua capacità di imprenditore della salute accordandogli le agevolazioni fiscali e contributive che vengono già concesse ad altre tipologie di impresa;
che debbano essere garantite le tutele del mmg riguardanti il riconoscimento del suo ruolo di riferimento clinico-terapeutico e di coordinatore delle figure sanitarie e non, coinvolte nei processi di assistenza e cura, della sua dignità professionale e del giusto riconoscimento economico e quindi previdenziale che dal suo ruolo derivano.
Il Consiglio Nazionale della Fimmg,
plaude
ai risultati raggiunti insieme a Fnomceo e ad Enpam per l'aumento numerico delle borse per il corso di formazione specifica in medicina generale ed
invita i dirigenti locali del sindacato a sorvegliare affinché tutte le regioni pubblichino velocemente i nuovi bandi di concorso per un avvio regolare del triennio 2018/2021.
Il Consiglio Nazionale della Fimmg,
ritiene indispensabile
un coinvolgimento sempre maggiore dei giovani medici di famiglia nella vita e nella attività del sindacato e auspica che il confronto delle idee, oltre che sugli indispensabili nuovi strumenti di comunicazione come i social, possa svilupparsi anche attraverso un impegno personale e diretto; che sia il confronto con il sindacato, esplicitato nell'ACN, ad indicare le modalità di strutturazione del Corso di formazione specifica in medicina generale.
Il Consiglio Nazionale della Fimmg,
sostiene con forza
la necessità della piena integrazione dei medici in formazione nelle attività professionali, tutte, della medicina generale, non come osservatori ma come operatori attivi.
Il Consiglio Nazionale della Fimmg,
esprime
apprezzamento e gratitudine al Segretario Generale Nazionale e all'Esecutivo Nazionale uscente per l'impegno profuso in questi due anni di mandato, che si è concretizzato nei notevoli risultati raggiunti che hanno riportato la FIMMG al centro delle politiche sanitarie del Paese.
FIMMG FORMAZIONE: Lettera agli assessori per velocizzare i bandi di concorso
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- Pubblicato Giovedì, 13 Settembre 2018 09:45

Fimmg tutta è convinta della necessità di non perdere ulteriore tempo al fine di consentire ai colleghi che intendono prendere parte al concorso di predisporsi al meglio dal punto di vista organizzativo e dello studio e conta sulla collaborazione delle singole Regioni per una rapida risoluzione della questione.
TRIENNIO DI FORMAZIONE: Fimmg riaprire i bandi per evitare ricorsi
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Settembre 2018 12:20

C'è grande preoccupazione da parte della Fimmg per quanto sta avvenendo, o meglio per quanto non sta avvenendo, in Conferenza Stato Regioni sul tema della Medicina di Famiglia. In modo particolare, il segretario generale Silvestro Scotti esprime forte perplessità per «la condizione di immobilismo nella quale ci si avvicina alla data del 25 settembre», giorno in cui è previsto lo svolgimento del concorso che determinerà l'accesso al corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2018/2021. «Così come evidenziato anche dal Ministro Grillo in una nota del 10 agosto – aggiunge Scotti – è assolutamente prioritario riaprire i bandi regionali per rendere noto l'incremento dei posti messi a bando e delle relative borse di studio».
Il tema nasce proprio nel mese di agosto, quando è stata sancita l'intesa in Conferenza Stato Regioni sulla proposta di riparto delle quote vincolate per gli obiettivi di Piano del 2018. «In quell'occasione – spiega il segretario generale Fimmg – sono stati accantonati 40milioni di euro per il finanziamento di 860 borse di studio per il triennio 2018/2021, e per il finanziamento di 58 contratti annuali destinati alle specializzazioni mediche».
Ad oggi, tuttavia, nulla è stato fatto o ufficializzato affinché si possa procedere alla riapertura dei bandi. Per Scotti in questo modo si va incontro ad una «catastrofe annunciata. Mi auguro che l'idea non sia quella di procedere al concorso senza riaprire i bandi, pensando poi di far scorrere le singole graduatorie regionali in forza dei maggiori posti disponibili. Se così fosse si creerebbero, ovviamente, moltissimi contenziosi legati alle note differenze che si determineranno nei punteggi utili minimi necessari per l'accesso, considerati i nuovi posti, con un danno assistenziale ed erariale enorme, e con il pericolo che se i provvedimenti di sospensiva ottenuti attraverso la magistratura amministrativa fossero su tutte le graduatorie c'è addirittura il rischio dell'annullamento del concorso».
Uno dei rischi è, inoltre, che, in un momento già estremamente complesso dal punto di vista dell'assistenza ai cittadini per la carenza dei medici di famiglia ormai alla attenzione mediatica quotidiana, si pongano i presupposti di una paralisi che potrebbe riguardare non solo il presente ma anche gli anni futuri, con la beffa che da provvedimenti che dovevano portare le borse a 2200 circa si otterrà di bloccare anche le 1200 previste nel bando vigente.
«Tantomeno si può pensare di svolgere un secondo concorso successivo a quello del 25 settembre, farlo significherebbe allungare i tempi ma soprattutto duplicare le spese per le procedure. E, sia chiaro, se questo dovesse mai avvenire saremmo noi stessi a chiedere l'attenzione della Corte dei Conti. Non comprendiamo – conclude Scotti – per quale ragione si stia procedendo nel silenzio più assoluto. Non vorremmo comunque che qualche potere funzionariale regionale possa avere interesse a ritardare queste procedure e per l'ennesima volta stallare le soluzioni di ricambio generazionale della medicina generale con lo scopo di annullare questo tipo di offerta assistenziale, ma è evidente che se non ci sarà chiarezza ciascuno sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità, innanzitutto nei confronti dei giovani medici che si aspettano chiarezza e rispetto dei loro diritti di informazione, dei medici di medicina generale che vogliono capire quale è il progetto di assistenza territoriale a cui questi funzionari regionali stanno pensando, ma soprattutto nei confronti dei cittadini italiani che meritano soluzioni certe e non tentativi da sottoporre a contenzioso amministrativo per apparente superficialità nell'assumere decisioni di questo tipo».
CARENZA MEDICI : Scotti,(Fimmg) i medici ci sono il problema è l'imbuto formativo
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- Pubblicato Martedì, 04 Settembre 2018 08:26

Ma quasi tutte le regioni non hanno mai modificato il loro fabbisogno. Faccio l'esempio della Lombardia: l'anno scorso ha chiesto 20 posti in più, ma per anni ne ha indicati solo 80. È possibile che la regione più popolosa d'Italia preveda lo stesso ricambio di medici della Campania?. Non c'è una carenza di medici in termini complessivi Ogni anno abbiamo 8-9.000 laureati in medicina. A fronte di questi numeri, lo Stato eroga 6.000 borse per i corsi di formazione per specialisti e circa 1.000 per la medicina generale. " continua Scotti " Restano quindi fuori 2.000 colleghi che non hanno la possibilità né di lavorare in ospedale né di diventare medici di famiglia, ma solo fare delle sostituzioni. Per ora, assistiamo a un paradosso: i medici ci sarebbero ma, mancando le coperture economiche, lasciamo giovani colleghi a spasso e importiamo professionisti da altri Paesi dell'Ue che hanno frequentato corsi di formazione riconosciuti da noi".
DOCUMENTO PROGRAMMATICO AIFA: Fimmg bene il documento ora aspettiamo fatti concreti
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- Pubblicato Giovedì, 09 Agosto 2018 09:27

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VACCINI: Fimmg, circolare sulle donne in gravidanza uno strumento importante
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- Pubblicato Giovedì, 09 Agosto 2018 09:23

FIMMG FORMAZIONE : soddisfazione stanziamento borse di studio
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- Pubblicato Venerdì, 03 Agosto 2018 10:38

Tale risultato è frutto di una lunga battaglia di Fimmg Formazione, sostenuta da Fimmg tutta, che da anni sottolinea la grave disparità fra borse erogate per il corso di formazione e il numero di medici di famiglia che andranno in pensione.
In ogni comunicato, in ogni incontro ufficiale con le Istituzioni, l'O.S. scrivente non ha mai mancato di evidenziare la necessità di incrementare le borse di studio per fornire un'adeguata prestazione sanitaria ai cittadini, garantendo loro l'inalienabile diritto alla salute, di cui il medico di famiglia è il primo attore e insostituibile pilastro.
Tale problematica è stata inoltre esposta anche in un recente incontro intercorso fra l'On. Rosa Menga, che ha mostrato forte sensibilità alla tematica in quanto medico in formazione in Medicina Generale, il Segretario Nazionale Generale della Fimmg Dott. Silvestro Scotti e il Segretario Nazionale della Fimmg Formazione Dott.ssa Noemi Lopes, in cui si è ampiamente discusso della Formazione Specifica in Medicina Generale e del suo futuro.
Appare adesso urgente prendere rapidi provvedimenti affinchè queste borse possano essere utilizzate già a partire da questo nuovo triennio 2018-2021 in quanto, come ben noto, già allo stato attuale ogni provvedimento intrapreso ai fini di fronteggiare la carenza potrebbe non essere sufficientemente tempestivo: i nuovi formati potranno infatti essere operativi solo fra altri 3 anni, quando il sistema sarà già al collasso.
Ai fini di scongiurare eventuali ricorsi si rende pertanto necessario riaprire i bandi regionali, integrandoli con le notizie in merito alla modalità di distribuzione delle borse aggiuntive nelle diverse regioni, possibilità che - visto l'avvicinarsi della data del concorso di accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale - potrebbe anche condurre allo slittamento di un mese del concorso suddetto.
Ringraziando ulteriormente tutti gli attori coinvolti in questo importante obiettivo che è stato raggiunto, rimaniamo disponibili come OS ad intraprendere qualunque collaborazione volta a fronteggiare l'emergenza che sta interessando la Medicina Generale.
PRONTO SOCCORSO INTASATI: Corti Fimmg gli studi medici sono regolarmente operativi
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- Pubblicato Giovedì, 02 Agosto 2018 18:20

DIABETE : Pazienti e farmaci, survey del Centro Studi FIMMGSenza prescrizione MMG oltre 1,5 mln diabetici penalizzati su cure più efficaci
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- Pubblicato Giovedì, 02 Agosto 2018 09:20

Questo aspetto emerge chiaramente non solo dai dati della nostra indagine ma dai molti elementi che si stanno manifestando con forza, su più fronti, in questo periodo. Un'altra preoccupazione che ci vede obbligati a lanciare l'allarme, è che questo modello organizzativo di limitazione alla prescrizione determina come conseguenza l'eccessiva diffusione di terapie che, secondo le più recenti raccomandazioni cliniche, dovrebbero essere di terza/quarta scelta. Sconfortante inoltre il quadro che vede il diabetologo, sebbene ancora non in modo ottimale, orientato verso le migliori opzioni terapeutiche, e il medico di famiglia incolpevolmente al palo di ingessate opzioni prescrittive".
Ricordiamo che il numero delle persone con diabete in Italia è stimabile in circa 4 milioni di casi noti e di almeno 1 milione di casi non ancora diagnosticati, la prevalenza fra i 20 e i 49 anni è maggiore nelle femmine mentre fra i 50 e gli 80 anni è superiore nei maschi, la prevalenza complessiva è maggiore nei maschi, quasi il 65% delle persone con diabete di tipo 2 ha un'età pari o superiore ai 65 anni, circa un paziente su 5 ha età ≥ 80 anni, circa il 2% ha età < 20 anni, circa il 35% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni), cioè circa 1 milione in Italia, questi ultimi con effetti, se presenti complicazioni, anche sulla capacità produttiva e sui conseguenti costi per l'inabilità lavorativa temporanea in carico all'INPS.
"Nell'incontro di oggi ci siamo appellati al Ministro della Salute Giulia Grillo" conclude Scotti "perché solleciti un provvedimento urgente dei responsabili delle attività regolatorie, provvedimento su cui FIMMG sta battendo da più di un anno, in assenza del quale, per i pazienti diabetici in questo paese universalità e equità delle cure rimarranno parole vuote. Su questi dati, infine, lasciamo ora la parola ai cittadini e alle loro associazioni".
FIMMG : incontro del Segretario Scotti con il Ministro Giulia Grillo insieme per programmazione attività a sostegno del SSN
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- Pubblicato Giovedì, 02 Agosto 2018 09:01

BORSE DI STUDIO MEDICINA GENERALE : Fimmg, subito intesa alla Stato Regioni
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- Pubblicato Martedì, 31 Luglio 2018 16:57
