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RICETTA DEMATERIALIZZATA: dal 1 marzo valida in tutta Italia ma siamo molto lontani dalla realta'.
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- Pubblicato Domenica, 28 Febbraio 2016 11:46

Insomma una babele innescata dalla burocrazia piu' miope che aggiunge compiti e leva tempo alla clinica, come afferma la Fimmg per bocca del segretario nazionale: "Dietro i vantaggi della dematerializzazione delle ricette si cela però un rovescio della medaglia - spiega il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo - qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza". E in più, "il medico non potrà più contare sul supporto dell'assistente di studio e ci saranno complicazioni anche nelle procedure di coinvolgimento del sostituto medico che, per il momento, dovrà continuare ad utilizzare la ricetta rossa. Di conseguenza, avverte Milillo, "il rischio è che tutti gli oneri ricadranno sul titolare, con un aggravio di lavoro e tempo tolto alle visite". Da qui la richiesta di "una semplificazione delle procedure, che è ancora possibile". Ma come si fa' se si è permessa la proliferazione di 20 sistemi informatici regionali che, oltre a sviluppare una quotidiana burocrazia elettronica, rallentano le operazioni con sottopassaggi tra loro e il Sistema centrale, che sarebbe stato piu' che sufficiente a gestire tutto, come avviene per altre funzioni e altri ambiti ma che non è possibile in un paese civile con l'Italia.
Voci ci informano che si sta lavorando ad un "promemoria standardizzato" in quanto anche quello ha delle difformita' ( ma non e' meglio lavorare sulla scomparsa dello stesso ??).
Quindi l'addio alla ricetta cartacea è abbastanza lontano e i proclami ministeriali ancora una volta restano lettera morta perché scollegati mille anni luce dalla realtà dei fatti. I vantaggi ??? , "il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette rosse il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari.'' Soldi risparmiati con l'impegno dei medici. (GP )