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Ama, consulto online e telemedicina non sempre etici

 internet2Doctor news: Il consulto medico effettuato a distanza, utilizzando le nuove tecnologie della comunicazione, non è esente da rischi: privacy dei pazienti ed etica professionale possono infatti venire meno. Il tema è stato sollevato nel corso del meeting annuale della American medical association, nel corso del forum del Council on ethical and judicial affairs durante il quale Ron Clearfield, membro del Council, ha riportato l'esperienza personale di ricerca di una soluzione a un forte dolore all'orecchio che lo aveva colpito: un servizio online offriva la diagnosi medica sulla base dei sintomi ma solo in seguito al pagamento con carta di credito di una parcella. Clearfield è stato poi curato dal proprio medico con un farmaco cortisonico, «ma se fosse stata scambiata per un'infezione» ha spiegato ai delegati dell'Ama «il medico online mi avrebbe prescritto un antibiotico». Ma la mancanza di un esame oggettivo non è l'unico problema etico della medicina a distanza, ha poi sottolineto: «I pazienti possono abusare di questi sistemi andando alla ricerca del medico che più prontamente risponde con una prescrizione, in particolare dei farmaci che la richiedono». I delegati hanno, infatti, discusso la necessità di una guida per affrontare questi temi, tra cui anche la riservatezza delle informazioni del paziente inviate attraverso tecnologie non sicure, come Skype, per esempio. Come ha, infatti spiegato Monique Spillman, ginecologa dell'America congress of obstetricians and gynecologists, i pazienti usano in modo ansioso questi strumenti: «Alcuni pazienti mi in viano foto per email attraverso canali non sicuri, e si aspettano una risposta rapida, istantanea che non posso dare se non vedo di persona». Negli Stati Uniti ci sono almeno dieci stati in cui è possibile praticare la telemedicina, ma, ha concluso Clearfield, «c'è un potenziale conflitto tra la legalità e l'etica: sebbene i dottori siano legalmente autorizzati a eseguire un consulto online, non significa che lo siano eticamente».